Con l’utilizzo dei qualificatori di accesso possiamo determinare quando un particolare campo o metodo di una classe può essere invocato da un’altra. Impararne il corretto utilizzo è un requisito essenziale per chiunque desideri progettare un’interfaccia software solida, robusta e ben scritta.
Il linguaggio Java definisce due livelli di accesso:
- a livello di classe, o esterno:
public
, oppure package-private (nessun modificatore esplicitamente dichiarato);
- a livello di membro di una classe, o interno:
public
, private
, protected
, o package-private (nessun modificatore esplicito).
Quando una classe viene dichiarata public
, diventa visibile a tutte le altre. Se invece non viene definito nessun modificatore, allora rimane visibile soltanto all’interno dello stesso package dove la classe è stata dichiarata.
All’interno di una classe possiamo utilizzare il qualificatore public
per rendere accessibile ovunque quel campo o quel metodo, oppure nessun modificatore (package-private) per limitarne l’accesso all’interno dello stesso package. In aggiunta possiamo utilizzare i qualificatori private
e protected
. Il primo indica che il membro può essere visto soltanto nella sua classe. Il secondo invece indica che il membro può essere visto anche dalle classi dello stesso package e, in aggiunta, dalle sue classi discendenti, anche in package differenti.
La tabella che segue schematizza quanto appena detto:
Livelli di accesso
Modifier |
Class |
Package |
Subclass |
World |
public |
Y |
Y |
Y |
Y |
protected |
Y |
Y |
Y |
N |
no modifier |
Y |
Y |
N |
N |
private |
Y |
N |
N |
N |
Come si può vedere, una classe ha sempre accesso a tutti i suoi membri. La colonna Package ci dice invece quando il membro è accessibile dalle altre classi dello stesso package. La colonna Subclass indica invece quando una classe figlia ha accesso al membro, a prescindere dal package di appartenenza. La colonna World, infine, ci dice quando tutte le altre classi hanno accesso al membro.
I livelli di accesso influiscono in maniera significativa nella progettazione di un’interfaccia software. Quando si usano le classi provenienti da una libreria esterna, come ad esempio quelle della libreria standard di Java, i qualificatori determinano infatti quali classi e quali membri è possibile utilizzare nel proprio codice sorgente. Inoltre, quando si scrive una nuova classe e si definisce il livello di accesso di ogni singola variabile e di ciascun metodo, si definisce implicitamente una nuova interfaccia, nascondendo al mondo esterno l’implementazione dell’interfaccia stessa. Questo concetto è alla base dell’incapsulamento e del polimorfismo nel paradigma della programmazione a oggetti.
Prendiamo adesso, a titolo di esempio, un insieme di classi definite in due package distinti e vediamo come i qualificatori di accessi modificano la visibilità di ogni membro nelle altre classi.
Visibilità
Modifier |
Alpha |
Beta |
Alphasub |
Gamma |
public |
Y |
Y |
Y |
Y |
protected |
Y |
Y |
Y |
N |
no modifier |
Y |
Y |
N |
N |
private |
Y |
N |
N |
N |
Ecco alcuni consigli per scegliere il livello di accesso più appropriato: se altri programmatori usano la nostra classe, dobbiamo assicurarci che non si verifichino errori causati da un utilizzo scorretto.
- Limitiamo l’accesso per quel particolare membro della classe al livello più restrittivo, purché ciò abbia senso. E’ sempre meglio usare il qualificatore private a meno che non ci sia una ragione valida per fare diversamente.
- Evitiamo di dichiarare campi public, ad eccezione delle costanti. Variabili pubbliche tendono infatti a legarti a quella particolare implementazione e limita la flessibilità nella modifica e revisione del codice.